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Tema sulla bellezza. I nonni, la parte più bella della nostra vita

Questo mese, noi di Bella Storia abbiamo lanciato una sfida ai ragazzi della Vs2 del Liceo Scientifico Telesi@ di Telese Terme. Il Tema sulla bellezza raccontata da tanti punti di vista, dalla voce di 26 ragazzi. In un periodo difficile, come quello che stiamo attraversando, loro si sono messi in gioco e hanno dato voce ai loro sentimenti. Noi di Bella Storia, con la collaborazione della Professoressa Margherita Di Meo, abbiamo dato un punteggio a tutti i temi. Pubblichiamo l’elaborato di Mariavita Crocco che ha saputo raccontare la bellezza attraverso le fasi della sua vita, accompagnata dai suoi amati nonni.

Tema sulla bellezza. I nonni, la parte più bella della nostra vita

La vita è il dono più bello che ci potesse mai capitare. C’è chi fa parte della tua vita, chi ti lascia un’impronta che rimarrà per sempre, chi ti prende il cuore e te lo riempie di bellezza. 

La bellezza è infanzia. 

Un’infanzia intera passata sotto il manto fedele dei nonni. Le scampagnate, le domeniche in gelateria, l’asso piglia tutto, le sere davanti al camino, il bacio della buonanotte. Con i nonni ho condiviso gran parte della mia vita: infanzia e adolescenza. La mattina ti alzavi con il rumore assordante del TG, che per il nonno non poteva mai mancare, e con l’odore inconfondibile del caffè, che verso le 6.30 usciva dalla moka grigia, col manico rosso un po’ bruciato.

Ti mettevi il grembiule, il nonno pronto con l’immancabile “m’bustarella”, farcita con la salsiccia del suo maiale, gli sorridevi: il bacio, “a dopo” … e subito alla fermata. I pomeriggi interi a ripetere storia con la nonna e non mancavano mai le domande per vedere se era stata attenta. Al nonno piaceva aiutarmi con francese, e tra un “maison”, “école”, “je”, si ritornava sempre indietro nel tempo; ai tempi della Svizzera, degli instancabili viaggi del 1100, del suo coinquilino Ferdinando. La sera non mancavano mai i film western e tra una pubblicità e l’altra si intonavano canzoni di Claudio Villa, Orietta Berti. 

La bellezza è adolescenza. 

Si cresce, il cuore diventa più grande, i sentimenti si moltiplicano. Iniziano i litigi sulle diverse idee politiche, le prime manovre con la panda verde 4×4, (la “ferrari” del nonno), il campionato dove la Juventus era la regina della casa. Ogni settimana, prima di un ricovero in ospedale, il nonno veniva vicino con il telefono e diceva “né, famm vdè com aggia fa pe risponn e chiamà”; io infinite volte dicevo che il verde serviva per rispondere e, dopo aver digitato il numero, per chiamare. Arriva il momento della prova: io in bagno con il mio telefono e lui vicino al camino; digito il numero, chiamo, e dopo qualche squillo: chiamata rifiutata. Rivado in cucina e dopo aver detto che aveva sbagliato, dice: “vagl a ittà stu cos, non è bon, fatti dà un abbraccio che è megl”.

Gli infiniti passi in montagna per riempire il cesto di funghi, per poi andare al punto di incontro e iniziare a contare per vedere chi ne aveva raccolti di più; chi “perdeva” doveva pulirli, appena rientrati a casa. Il giorno davanti al TG si concludeva sempre con una litigata sulle nostre diverse idee politiche. D’estate, il giovedì, non potevano mai mancare le lezioni della nonna per imparare a preparare le squisite tagliatelle fatte a mano. Sempre d’estate era d’obbligo la conserva, che riempiva l’aria di un profumo unico, e alla fine i nostri indumenti sembravano un quadro pieno di schizzi rossi. I pomodori secchi, le famose “aulecn”, la raccolta di piante erbacee per fare il “decotto”, quando durante l’inverno si avevano sintomi influenzali. La frittata della mattina di Pasqua, il capitone della vigilia di Natale. 

La bellezza è distacco. 

Mariavita Crocco insieme ai suoi nonni

Il nonno tra una battuta, un sorriso ed un abbraccio vola via, lasciando in me un ricordo indelebile e un cuore pieno d’amore, proprio come il suo. 

La bellezza è ricordo. 

Rimarranno in me i rimproveri, veri e propri insegnamenti di vita, le chiamate per dirti “vienimi a prendere, il pullman non è passato”, il “sea, sea mastr’Andrea”, il sentirti dire “ten semp a stessa capa”, il bacio e l’abbraccio…proprio come l’ultima volta. 

La bellezza è amore. La bellezza è vita.

di CROCCO MARIAVITA

2 risposte

  1. Brava lo sei sempre stata, l’entusiasmo non ti è mai mancato e ne sei piena. Complimenti. Vivi in pieno la tua vita. Buona vita!

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